Descriverò le varie fasi per l'esecuzione di una gomma in separazione di colori.

   Con questo termine intendo una gomma policroma, nella quale i vari colori vengono aggiunti per strati successivi.

   Il metodo è però diverso rispetto alla tricromia e alla quadricromia: nella tricromia vengono ottenuti tre negativi principali corrispondenti ai tre colori fondamentali della sintesi sottrattiva (giallo, magenta, cyan). Con la stampa di questi, dalla sovrapposizione dei colori primari si formano tutti gli altri colori intermedi, compreso il nero. In quadricromia si "aiuta" la formazione del nero con un quarto negativo; infatti raramente i tre colori fondamentali sono così puri e ben bilanciati da formare, da soli, un nero profondo e neutro.

   Nella separazione di colori si producono i negativi per alcuni colori specifici non fondamentali (es. marrone, ocra, verde, ecc.). Nella fase di selezione e separazione dei colori si sarà tenuto conto delle principali tonalità di colore per farle risaltare ancora di più. In questo senso la tecnica di stampa assomiglia molto a quella litografica: essa avviene con un numero di negativi a volte di gran lunga superiore rispetto alla quadricromia; talvolta mancano alcuni colori presenti nell'immagine originale.
   Inoltre, con la separazione dei colori è possibile cambiare più o meno radicalmente i colori delle selezioni, sostituendoli con altri di proprio piacimento.

Separazione dei colori
   Ci si avvale di un programma di fotoritocco, come Photoshop.
   Per prima cosa, si individuano i colori "forti" dell'immagine. Questa è un'operazione del tutto soggettiva, e sarà quella che contribuirà più di tutte all'aspetto finale della stampa.
   Si tratta di valutare le masse di colore, il loro peso relativo, la tonalità delle ombre, ecc.. E' come mettersi davanti a una tela e iniziare a dipingere con il soggetto di fronte, ma significa anche rifare a tavolino gli stessi ragionamenti, più o meno consci a seconda del proprio carattere, che furono fatti al momento dello scatto.

 

   La foto è stata ripresa su diapositiva una domenica mattina di gennaio intorno alle 8,30 sia per sfruttare le particolari caratteritiche di luce, sia per evitare il traffico acqueo che avrebbe mosso eccessivamente l'acqua del rio.
   A causa dell'ora, l'immagine presenta una evidente dominante fredda che necessita di essere corretta.

   La luce del sole, ancora bassa sull'orizzonte ma già intensa dato il cielo limpido, batte sulle facciate delle case ma non raggiunge l'acqua, accentuando i colori degli intonaci e accendendone il riflesso nell'acqua.


   Il soggetto principale è dato dalla struttura a parallelepipedi di due case affiancate, una rossa e una rosa, e dalla massa scura di una struttura in legno del vicino "squero" che ne accentua la prospettiva. Il riflesso delle case è quasi il loro proseguimento verso il basso.
   L'acqua è di un bel blu intenso in primo piano e sfuma in un azzurro tenue nel fondo, dove lo stesso colore continua nel cielo.



   Sulla scorta delle osservazioni appena fatte, con lo strumento "seleziona colore" di Photoshop si cerca il colore prescelto sull'immagine e, muovendo il mouse intorno a questa zona, si controlla sulla finestra di anteprima che si sia raggiunta la selezione voluta. Per ampliare o restringere l'area selezionata, modificare il valore di "tolleranza". E' conveniente prendere nota ogni volta dei parametri della selezione (colore e tolleranza) in vista di eventuali modifiche.
   Una volta selezionato il colore desiderato, riempire l'area corrispondente di nero e la sua complementare di bianco. Portare anche la modalità grafica in "scala di grigio".
   Con lo strumento "livelli", oppure con "livelli automatici", si espande la scala dei grigi in modo che essa vada dal nero profondo al bianco candido.

   Queste sono le selezioni che si sono ricavate dall'originale a colori:

rosso *

rosa

giallo

blu 1

blu 2

nero

*) Nota: la selezione per il rosso è in realtà il frutto della combinazione di due selezioni, una fatta sulla parte più soleggiata della casa rossa, e l'altra sulla parte in ombra. La stampa del nero avrebbe poi contribuito a differenziare le due parti.

   E' possibile, sempre con Photoshop, controllare l'effetto generale della separazione e verificare che non si siano "dimenticate" delle sfumature di colore. Per fare questo è necessario:
  • modificare in ogni immagine la modalità grafica da "scala di grigio" a "colore RGB"

  • ricopiare una sopra all'altra le varie selezioni in un nuovo file

  • visualizzando la finestra dei livelli, ogni selezione viene colorata (immagine> regola> tonalita/saturazione; scegliere "colora" nell'apposita casella) con il colore appropriato

  • nella finestra dei livelli, impostare il metodo di ogni livello da "normale" a "moltiplica"

  • Apparirà un'immagine che mostrerà l'effetto della sovrapposizione delle separazioni. Ovviamente nella trasposizione in gomma cambieranno molte cose, ad es. i colori non saranno perettamente trasparenti, ne' saranno identici a quelli impostati in Photoshop, il contrasto non sarà lo stesso, ecc.

       Le selezioni sono state poi invertite e ribaltate specularmente per ricavarne i negativi, stampandole su carta Epson S041126 (Photo Quality Glossy Paper).
       Da prove preliminari era risultato conveniente modificare la scala dei grigi in modo da avere in output un nero di 130 anzichè 0, e un bianco di 240 anzichè 255. Con un negativo di questo tipo espongo per 20' la carta sulla quale è stata stesa la gomma sensibilizzata con bicromato di ammonio al 28%. Lo spoglio richiede 30' in acqua a 25°C, con tre cambi di acqua.


    Stampe sovrapposte:
  • La carta è una Fabriano Artistico, grana grossa 180 g/m2, precedentemente lavata in acqua calda e collata due volte con gelatina al 2,5%

  • La soluzione di gomma arabica è del 30% (30 g di gomma in 100 ml totali di soluzione).

  • Tutti i colori sono del tipo in polvere: terre naturali o sintetiche (ossidi) e colori per ceramica (resistenti al fuoco).


  • Più in dettaglio:
  • Nero: carbone vegetale lavato e triturato in mortaio, 2%

  • Rosso: rosso veneto (Dolci, Verona), 4%

  • Rosa: cinabro sintetico (Dolci, Verona), 4%

  • Giallo: giallo di Cadmio 3110 (Dolci, Verona), 4%

  • Blu: blu cobalto ceramico, 3% (blu2 tal quale, blu1 diluito 1+1 con gomma al 30%)


  •  


    Il numero di stese è stato variabile: alcuni colori (es. il giallo) hanno dato il risultato desiderato con una sola stesa, altri ne hanno richieste due o tre.


    La facciata rosa della casa è stata moderatamente pulita con un pennello sottile da eventuali tracce di blu, limitando al minimo anche quelle di nero. Stesso tipo di pulizia per i riflessi rosso e rosa.


    Per poter valutare più agevolmente la densità di colore raggiunta, la velatura gialla della carta dovuta al leggero accumulo di bicromato è stata eliminata dopo ogni 4-5 stese mediante un lavaggio in acqua per una notte.


    E questo è il risultato...




    Alberto Novo