La mia prima gomma bicromatata

Occorrente:
Potassio bicromato
Gomma arabica in polvere o in pezzi
Gelatina (colla di pesce)
Formaldeide (Formalina)
Pigmenti (in polvere o in pasta - tubetti)
Carta da disegno in cotone 100% - si consigliano fogli di grammatura minima di 200 g/m²



Preparazione della carta:
-  prebagno: immergere i fogli in acqua a circa 40/45° per almeno mezz'ora; dopo completa essiccazione, ripetere l'operazione;
-  collatura: sciogliere circa 30/40 gr di colla di pesce per ogni litro d'acqua a 50°; immergervi poi i fogli di carta per circa 10 minuti; dopo completa essiccazione ripetere l'operazione (alla medesima temperatura);
-  indurimento: immergere i fogli collati e asciutti in acqua, con l'aggiunta di 15 cc di formalina/litro, a temperatura ambiente per circa 10 minuti.

Preparazione della gomma:
Sciogliere 40 gr di gomma arabica in polvere in 100 cc di acqua distillata, agitando di tanto in tanto con una barretta di vetro; tutta l'operazione può richiedere alcune ore; aggiungere 1 cc di formalina; lasciare riposare per 1 o 2 giorni, poi filtrare la soluzione con garza per eliminare eventuali impurità.
Pigmentazione della gomma: prelevare piccole quantità di gomma (es.: 20 cc) ed incorporarvi il pigmento desiderato (ad es.: 3 g di terra di siena bruciata, tempera in tubetto); amalgamare per bene gomma e colore con un piccolo pennello.

Preparazione del bicromato: Sciogliere 12 gr di bicromato di potassio in 100 cc di acqua distillata, agitando con una barretta di vetro; per facilitare l'operazione, alzare leggermente la temperatura dell'acqua. Quando la soluzione ritornerà a temperatura ambiente, il prodotto sarà pronto per l'uso e si conserverà per lungo tempo.

Esecuzione della stampa:
Sensibilizzazione del foglio (stesa)
1) unire, in rapporto 1:1, una certa quantità di bicromato e di gomma colorata (5/6 cc complessivi vanno bene per un'immagine 18x24)
2) amalgamare bene (con il pennellino) il bicromato e la gomma colorata dentro una vaschetta di vetro;
3) dopo aver fissato il foglio di carta al compensato con 4 puntine, stendere la soluzione sensibile avendo cura di coprire il formato desiderato.
Questa è l'operazione più delicata del procedimento: si versa dalla vaschetta sul foglio una certa quantità di soluzione del punto 2; con un primo pennello piatto si stende rapidamente uno strato sottile ed uniforme; con un secondo pennello, se occorre, si cerca molto delicatamente di eliminare le eventuali e più evidenti imperfezioni della stesa;
N.B.: tutta l'operazione del punto 3 deve svolgersi con rapidità in quanto la soluzione sensibilizzante tende subito ad asciugare; eventuali indugi possono provocare evidenti irregolarità sullo strato sensibile con successivi difetti sulla immagine finale.
4) Lasciare asciugare perfettamente (basteranno pochi minuti) il foglio sensibilizzato in luce attenuata, tenendo presente che, asciugando, la sensibilità aumenta.
Esposizione
5) Applicare "a contatto" il negativo sul foglio sensibile dentro il torchietto o nel pannello tipo pico-glass; si consiglia di fissare un lato del negativo al foglio con adesivo trasparente (e rimovibile) per poter in tal modo controllare, "senza compromettere la "la messa a registro", se l'esposizione è stata sufficiente;
6) Esporre quindi il tutto ai raggi ultravioletti (lampada o sole) per alcuni minuti. L'esperienza ci suggerirà la giusta durata dell'esposizione; per le prime volte consiglio di controllare l'immagine sotto il negativo, sollevandone leggermente un lato (dopo aver spento la lampada): se i contorni dell'immagine saranno ben visibili, si potrà procedere al successivo "spogliamento"; in caso contrario bisognerà continuare l'esposizione (attenzione: il controllo và naturalmente effettuato in luce attenuata ed in assenza di raggi ultravioletti)
Spogliamento (sviluppo)
7) Immergere subito il foglio esposto, in luce attenuata, in acqua fredda. Dopo pochi minuti l'acqua della bacinella sarà colorata di giallo a causa del bicromato, solubile in acqua (da questo momento in poi si può operare anche in luce diurna)
8) Immergere delicatamente il foglio nell'acqua limpida della seconda bacinella (con emulsione verso il fondo) e ripetere alcune volte il cambio di bacinella, con acqua pulita, fino a che il foglio non rilascia più bicromato;
9) Se l'esposizione è stata sufficiente, dopo pochi minuti dalla prima immersione in acqua inizia lo "spogliamento" vero e proprio, cioè se ne và, sciogliendosi, il pigmento non colpito dai raggi ultravioletti in corrispondenza delle parti più dense del negativo; l'immagine finale sarà perciò costituita dalla gomma pigmentata resa insolubile dalla luce solare. Lo spogliamento sarà terminato quando tutto il pigmento non insolubilizzato sarà sceso verso il fondo della bacinella. Attenzione: a questo punto dello spogliamento, lo strato che costituisce l'immagine è particolarmente delicato, pertanto occorrerà la massima attenzione nella manipolazione del foglio in acqua.
10) Appendere il foglio e lasciare asciugare ......... fine della stampa.

Stampe multiple sovrapposte
Quasi sempre l'immagine ottenuta dalla prima operazione di stampa sarà piuttosto debole.
Occorrerà quindi procedere ad una ulteriore "sensibilizzazione" del medesimo foglio e, dopo una accurata messa a registro del negativo sulla prima immagine ottenuta, si ripeteranno le operazioni di "esposizione" e di "spogliamento" (dal n.5 al n.10). Si ripeteranno ulteriormente le stampe multiple fino al raggiungimento della densità e del contrasto desiderati.

Varianti e considerazioni finali
Per ognuna delle fasi del procedimento esistono numerosissime varianti che contribuiscono ancor più a "personalizzare" i risultati. Eccone qualcuna:
Collatura  -  si può variare la quantità di gelatina (colla di pesce) o di formalina che il foglio di carta può assorbire: i "bianchi" dell'immagine dipendono anche dalla maggiore o minore impermeabilità della carta.
Preparazione della gomma  -  si può variare la quantità di gomma da sciogliere: ne consegue una maggiore o minore facilità di stesa.
Pigmentazione della gomma  -  qui le varianti sono davvero infinite: il gusto estetico e la fantasia di ognuno consentono di modificare i colori e le tonalità mediante miscelazioni e sovrapposizioni.
Stesa  -  il rapporto 1:1 bicromato/gomma colorata può essere variato. Più bicromato = minore contrasto; meno bicromato = maggiore contrasto.
Esposizione  -  il variare dei tempi di esposizione, nelle stampe multiple, ci consente di controllare la scala tonale e modificare sensibilmente il contrasto generale dell'immagine finale.
Spogliamento  -  assieme alla "stesa", è la fase che esalta la manualità dell'intero procedimento: pur senza esagerare con gli interventi, è bene sapere che, in caso di sovraesposizione, è possibile aumentare la temperatura dell'acqua in bacinella oppure intervenire localmente con piccoli getti d'acqua o addirittura con un piccolo pennello al fine di schiarire le ombre (gli interventi vanno comunque effettuati all'inizio dello spoglio, subito dopo l'eliminazione del bicromato).

Dalla lettura delle presenti note si comprende come il "procedimento alla gomma" ci consente di ottenere delle opere difficilmente ripetibili, praticamente "uniche".



Note

In questo stesso sito, al paragrafo "articoli", esistono alcuni articoli tecnici sulla gomma, ai quali si consiglia di rivolgersi solo dopo aver appreso i fondamenti qui sopra enunciati, anche per non far confusione con suggerimenti a volte apparentemente contrastanti:
Stampa alla gomma - di Ferruccio Ferrer
Rivista la gomma bicromatata - di Giampaolo Bolognesi
Gomma bicromatata a colori separati - di Alberto Novo

Bibliografia

Per approfondire la tecnica della Gomma si consiglia di consultare il Manuale "Antiche Tecniche", edito nel 1994 dalle Edizioni Progresso e curato dal Prof. Bolognesi con la collaborazione del Gruppo Rodolfo Namias.