Il mio primo cianotipo

Occorrente:
Ferro ammonio citrato verde
Potassio ferricianuro= potassio esacianoferrato (III)
Acido cloridrico (muriatico)
(opzionale)

Attenzione:

  • il ferro ammonio citrato si trova in vendita in due forme: verde e bruno. Procurarsi esclusivamente quello verde.

  • non confondere il ferricianuro con il ferrocianuro. Il primo si presenta sotto forma di cristalli di colore arancione-rosso, il secondo di colore giallo pallido. Qui serve il primo, usato anche nei bagni di indebolimento e sbianca.


  • La formula seguente è quella ormai considerata "classica" (Barnier 2000).
    Preparare le seguenti soluzioni:

    Soluzione A
    ferro ammonio citrato verde20g
    acqua q.b. a100ml
     
    Soluzione B
    potassio ferricianuro8g
    acqua q.b. a100ml

    In entrambi i casi, sciogliere i sali in circa 60 ml di acqua tiepida, e a dissoluzione avvenuta portare il volume finale a 100 ml con acqua fredda.

    Avvertenze:
  • mentre la soluzione B è inalterabile nel tempo, la soluzione A ha la tendenza a formare muffe in superficie: si può aggiungere, come conservante, dell'acido salicilico in ragione di 0,5 g ogni 100 ml di soluzione. L'aggiunta va fatta durante la fase di preparazione della soluzione A.
    L'alternativa è di preparare quantità più piccole della soluzione, da esaurire nell'arco di una settimana.

  • conservare le soluzioni al buio e possibilmente al fresco.


  • Sensibilizzazione della carta:
    Miscelare le due soluzioni 1:1.
    Preparare la quantità necessaria volta per volta: per ricoprire un foglio di 20x30 cm occorreranno circa 4 ml di soluzione.
    Stendere la soluzione con un pennello in luce ambiente attenuata o sotto una lampada a incandescenza. Non intingere troppo il pennello: non deve gocciolare, e le pennellate devono essere date prima nel senso della lunghezza e poi in quello della larghezza, a passate successive. Evitare la formazione di ristagni di soluzione.
    L'asciugatura deve avvenire al buio; può essere accelerata con un phon a condizione di non riscaldare troppo la carta in quanto la miscela sensibile tende a decomporsi al calore.

    Esposizione e sviluppo:
    La carta così sensibilizzata deve essere esposta quanto prima possibile.
    Con il procedere dell'esposizione la carta cambia leggermente di colore, e quando l'immagine appare quasi solarizzata, con le ombre di un colore grigiastro, si può interromperla.
    Togliere la carta dal torchietto, e immergerla in una vaschetta contenente della semplice acqua a temperatura ambiente. Agitare moderatamente di tanto in tanto per circa 5 minuti, quindi trasferire il foglio di carta in un'altra vaschetta piena di acqua e ripetere l'operazione. Lavare infine in acqua corrente per circa mezz'ora, come si fa con una stampa in b/n.
    L'uso di alcune gocce di acido cloridrico nell'acqua delle vaschette facilita la comparsa di toni blu più intensi e facilita durante il lavaggio l'asportazione dei sali di ferro, che potrebbero macchiare la carta di giallo con il tempo.
    Finito il lavaggio, appendere ad asciugare.

    Inconvenienti:
  • la stampa è troppo contrastata o troppo morbida: la cosa migliore è intervenire sul negativo, producendone uno di più adatto al risultato voluto.

  • la stampa schiarisce progressivamente durante le prime fasi in acqua, e quest'ultima diventa azzurrognola: si è in presenza di una sottoesposizione; ripetere la stampa aumentando il tempo di posa.

  • la stampa schiarisce troppo durante il lavaggio finale: l'acqua del lavaggio è troppo alcalina. Effettuare un lavaggio mediante ricambio periodico dell'acqua, aggiungendo a questa, ogni volta, una-due gocce di acido cloridrico.
  • la stampa scurisce durante le prime ore di asciugatura: è normale un rinforzo dell'immagine per ossidazione all'aria. Si può accelerare questo processo aggiungendo un paio di ml di acqua ossigenata all'ultima acqua di lavaggio, ma questa operazione è comunque ininfluente sul colore finale della stampa cianotipica e di conseguenza non necessaria.


  • Note:
  • Esistono numerose varianti a questa formula; in particolare, la concentrazione dei reagenti e il loro rapporto determinano la densità e il contrasto della stampa.

  • Altre varianti prevedono l'uso di acido ossalico e/o di bicromato come modificatori della sensibilità e del contrasto.

  • Il cianotipo si presta a essere stampato su una moltitudine di supporti, dai diversi tipi di carta -inclusa quella da lettere e quella da pacchi- al tessuto, alla ceramica, al legno, ecc.

  • Infine, rimanendo nell'ambito della carta da disegno, al variare del tipo e del produttore si possono ottenere risultati diversi.


  • Bibliografia

  • Barnier J. (2000) "Coming into Focus". Chronicle Books, S. Francisco