Il pretrattamento della carta

Normalmente non è necessario trattare le carte da disegno; esse escono dalla cartiera pronte per l'uso, e contengono sempre un collante, altrimenti assorbirebbero troppo i liquidi e i colori tenderebbero a penetrare e a disperdersi tra le fibre come avviene nella carta assorbente.

I casi nei quali è invece opportuno trattare preventivamente la carta sono due:
1)  si desidera sovrapporre più immagini a registro sullo stesso foglio;
2)  la carta è troppo porosa.
Fa eccezione la stampa al platino, per la quale sono necessarie carte prive di collante alla gelatina. Queste carte si usano senza alcun pretrattamento.

Nel primo caso già dopo la prima bagnatura ed essiccazione si potrebbe verificare un restringimento del foglio, impedendo la perfetta messa a registro delle immagini successive.
Per ovviare a questo inconveniente è necessario far compiere al foglio di carta uno o più cicli di bagnatura a caldo e successiva essiccazione. Con questo trattamento la carta acquista una buona stabilità dimensionale, ma perde irrimediabilmente la collatura originaria, che dovrà perciò essere successivamente ripristinata.

Nel secondo caso è sufficiente collare la carta, come nella seconda fase del trattamento precedente.

1)  Stabilizzazione dimensionale

Le operazioni da compiere non presentano difficoltà, tuttavia essendo un procedimento relativamente lungo è consigliabile trattare in una stessa sessione di lavoro quanti più fogli possibile.

Mettere in ammollo i fogli di carta in acqua fredda per circa mezz'ora; nel frattempo mettere a riscaldare una pentola d'acqua fino a raggiungere circa 60°C.
Versare l'acqua calda in una bacinella ed immergere i fogli uno alla volta, e lasciarveli immersi per 10-15 minuti agitando spesso.
Per accelerare il lavoro, dopo circa 5-10 minuti si può immergere un nuovo foglio, portando poi nuovamente in superficie quello precedente. Alla fine del tempo di immersione estrarre il foglio ed appenderlo ad asciugare.
Controllare la temperatura dell'acqua e se necessario aggiungere altra acqua calda.
Una volta asciugati i fogli di carta, questo trattamento può essere ripetuto.

2)  Collatura

Esistono vari tipi di prodotti utilizzabili per la collatura (prodotti naturali come la gelatina animale, la colla d'amido, ecc., oppure di sintesi come l'idrossipropilcellulosa e l'Aquapel ®, un alchilchetene dimero), ma qui daremo la preferenza alla gelatina, di facile reperibilità.
Le operazioni da compiere sono due: la collatura vera e propria e l'indurimento.
Con la collatura si torna a rifornire la carta di gelatina, chiudendone così i pori che si sono aperti, mentre con l'indurimento si rende insolubile e permanente la collatura.

Occorrente:
Gelatina
Agente induritore (aldeide formica o gliossale, entrambi in soluzione al 40% circa)
Eventuale antifermentativo (timolo, oppure acido salicilico o sodio azide)


Attenzione:

  • la gelatina viene venduta anche sotto il nome di "colla di pesce". Va bene anche quella per uso alimentare; non deve essere troppo vecchia, perchè con il tempo modifica alcune delle sue proprietà. Viene venduta in fogli o in granuli (perle).

  • l'aldeide formica, chiamata anche formaldeide o formalina, viene venduta in soluzione al 40% ed è classificata come cancerogena. Per nessun motivo si dovranno inalare i suoi vapori.
    NON USARE IN AMBIENTI INTERNI, anche se diluita!
  • l'aldeide formica può essere sostituita con il gliossale, meno volatile e quindi meno pericoloso. Valgono le medesime avvertenze date per l'aldeide formica, ma può essere maneggiato con maggiore sicurezza.

  • se si desidera conservare la soluzione di gelatina per più giorni o settimane dopo la sua preparazione è d'obbligo aggiungere l'antifermentativo, pena la comparsa di muffe e la perdita delle caratteristiche originarie della gelatina.



  • Soluzione di gelatina al 2,5% (25 grammi per litro)
    Pesare la gelatina necessaria in funzione del volume finale di liquido necessario, e immergerla in un recipiente contenente dell'acqua fredda. Lasciarla in ammollo per circa mezz'ora.
    Pesare l'eventuale antifermentativo, calcolando:
    0,5  grammi per litro nel caso dell'acido salicilico
    0,2                "              "timolo
    0,01              "              "sodio azide
    Scaldare l'acqua necessaria a circa 40°C, aggiungere e sciogliere completamente l'antifermentativo.
    Togliere dall'acqua fredda la gelatina rigonfiata e scioglierla poco alla volta sotto agitazione nell'acqua calda.
    Avvertenze:
  • Per facilitare il rigonfiamento della gelatina in acqua fredda, dividere eventuali grumi con una bacchetta di vetro.

  • Non scaldare troppo l'acqua: la gelatina potrebbe deteriorarsi.


  • Soluzione indurente
    Misurare 20 ml di soluzione di aldeide formica o di gliossale e aggiungerli a 1000 ml di acqua fredda
    Avvertenze:
  • Compiere questa operazione in un locale ben ventilato, meglio se all'aperto. La formaldeide è cancerogena.

  • La soluzione di formaldeide si conserva indefinitivamente, quella di gliossale può essere usata più volte entro un mese.



  • Collatura della carta:
    La carta può essere collata per pennellatura o per immersione; questa seconda tecnica è leggermente più laboriosa ma assicura risultati più uniformi.
    Portare la temperatura della soluzione di gelatina intorno a 40°C.
    Mettere la soluzione calda in una bacinella, quindi immegervi completamente il foglio di carta. Tenerlo immerso per circa 10-15 minuti girandolo sottosopra un paio di volte, facendo attenzione a staccare dalla sua superficie eventuali bolle d'aria.
    Estraendo il foglio, far scivolare la sua faccia inferiore sul bordo della vaschetta e adagiarlo sopra una superficie piana e non assorbente (un vetro, un foglio di formica, ecc.). Lasciarlo in posizione perfettamente orizzontale fino a quando la gelatina non inizierà a gelificare.
    Staccarlo con delicatezza dal supporto ed appenderlo ad asciugare.
    Avvertenze:
  • Segnare la faccia inferiore del foglio per poterla riconoscere.

  • Le bolle d'aria sulla superficie della carta ostacolano l'uniforme assorbimento della gelatina.

  • Le soluzioni di gelatina più diluite di quella indicata penetrano meglio nelle fibre della carta ma danno una collatura più leggera, quelle più concentrate possono dare luogo a disuniformità. Se si desidera una collatura più robusta, collare nuovamente il foglio dopo l'essiccazione e prima dell'indurimento.

  • Una volta appeso il foglio, se la gelatina non si è ben gelificata inizierà a scivolare verso il basso e ne risulterà una collatura non uniforme.



  • Indurimento:
    Immergere la carta collata e asciutta nella soluzione indurente, e lasciarvela per 5-10 minuti, agitando leggermente di tanto in tanto.
    Togliere la carta dal bagno, sgocciolarla ed appenderla ad asciugare.
    Avvertenze:
  • Far asciugare le carte all'aperto, soprattutto se si è impiegata la formaldeide, o in un locale ben aerato.