TECNO
II VIRAGGIO CHIMICO INORGANICO DI STAMPE IN BIANCO E NERO

REGOLA GENERALE
"Non c'è posto per la faciloneria e l'improvvisazione!"
Una fotografia in bianco e nero altro non è che argento finemente suddiviso su di un supporto a base cellulosica. Il viraggio di una stampa in bianco e nero consiste nella modificazione e/o sostituzione dell'argento con altri elementi chimici. Il viraggio quindi, non è la coloritura superficiale di una stampa in bianco e nero, ma un mutamento sostanziale della sua composizione chimica.
Tutte le operazioni di viraggio, codificate in specifiche procedure, consentono risultati abbastanza ripetibili. Comunque, poiché queste operazioni vengono liberamente connesse ad una grande molteplicità di fattori (distribuzione dei toni, concentrazione delle soluzioni viranti, durata di azione delle stesse, temperatura ecc.) ogni stampa, dopo il viraggio, costituisce un esemplare pressoché unico.

SELETTIVITÀ DEL VIRAGGIO
Il viraggio interessa solo una parte dell'immagine in bianco e nero.
Avviene non per immersione totale della stampa nelle soluzioni viranti, ma a mezzo di penne, pennelli, ecc. intinti in esse.

MOLTEPLICITÀ DEL VIRAGGIO
Parti diverse di una stampa in bianco e nero possono essere sottoposte a diverso viraggio; inoltre una stessa parte dell'immagine può essere trattata con tipi diversi di viraggio, successivi e sovrapposti.

INTENSITÀ DEL VIRAGGIO
La concentrazione delle soluzioni viranti non è fissa; anche la durata della loro azione sulla stampa non è fissa; e non è fissa neppure la temperatura.


            Foto di Mario Stellatelli
            Piatti di casa mia n°1
            Viraggio multiplo all'oro.






            Foto di Mario Stellatelli
            Piatti di casa mia n°2
            Viraggio multiplo all'oro.

Le combinazioni di tutti questi fattori variabili sono numericamente imponenti; le possibilità tecniche che ne derivano notevolissime; grande la libertà di espressione.
Sono stati sperimentati vari tipi di viraggio. Tra tutti quelli riportati in letteratura i più semplici da usare, con i migliori risultati, sono:


- solforazione (viraggio seppia)
- viraggio al selenio
- viraggio al ferro (modificazione personale)
- viraggio al rame
- viraggio all'oro


La tecnica del viraggio ad immersione totale dell'immagine è alquanto pericolosa per le zone bianche. Unica eccezione è il viraggio al solfuro, in quanto la soluzione di solfuro sodico è incolore. Questa è la ragione della grande popolarità di questo viraggio.
Sono importanti la qualità e la purezza dei reagenti. Per questa ragione si dà più avanti un elenco dettagliato del materiale usato.
A rigore non è necessaria l'acqua distillata. Ma, considerata la ripetibilità * (soltanto discreta) e la riproducibilità ** (scarsa) dei risultati, la costanza di tutti i materiali usati -compresa l'acqua- è assolutamente necessaria. E quando ci dice tutti i materiali si dice tutti: pellicola, sviluppo, tipo di carta, suo sviluppo e fissaggio, lavaggio, reagenti, procedure ecc.



* Stesso operatore
** Diverso operatore

 
SOLUZIONE OSSIDANTE (SBIANCA)
Potassio Ferricianuro gr. 1
Potassio Bromuro gr. 2,5
Acqua q.b. a cc. 100
Una concentrazione maggiore può produrre delle macchie


RACCOMANDAZIONI
- Tutte le operazioni vengono svolte a mezzo di pennelli e penne con pennini di varie dimensioni e caratteristiche. È indicato l'uso di pennelli duri e piatti.
- Le stampe devono essere contrastate.
- Niente neri profondi: resistono all'attacco delle soluzioni. Niente bianchi accecanti: non c'è niente da virare.
- Operare sempre con soluzioni diluite: non sporcano e sono più attive.
- Le stampe - ben lavate (usare rivelatori di iposolfito)- vanno inumidite prima dell'ossidazione o del viraggio in bagno unico.

VIRAGGIO AL SELENIO
*Sodio solfuro gr. 2,5
Selenio gr. 0,1
Acqua q.b. a cc. 100
Sciogliere il Selenio in poca acqua e Na2S; quindi diluire a 100 cc.
Stabilità: qualche settimana
A seconda degli effetti desiderati la soluzione può essere diluita al momento fino a 1:2 *La purezza del Solfuro Sodico è importantissima: il titolo dichiarato deve essere non inferiore al 99%


SOLFURAZIONE
*Sodio solfuro gr. 1
Acqua q.b. a cc. 100
Stabilità: qualche settimana


- Dopo I'ossidazione e prima della solfurazione e del viraggio al selenio asciugare con carta bibula e lavare sotto getto d'acqua aiutandosi con la mano (bastano due o tre minuti)
- Prima del lavaggio finale asciugare con carta bibula (tipo scottex bianca) la stampa virata al solfuro, al selenio, al ferro, al rame.
- Il lavaggio finale si esegue ponendo la stampa sul piano del lavandino (anche quello di cucina!), dirigendo su di essa un gentil getto d'acqua (40 cm di tubo di gomma dal rubinetto!) e passando leggermente una mano su di essa per uno, due minuti.
- Non usare carte politenate.
- Se si usano carte lucide il viraggio (selettivo/multiplo) sminuisce la lucentezza delle parti trattate. Si rimedia (a pennello!) con una sospensione di cera in acqua e alcool etilico a 95°(1:1:1).

SOLUZIONE RIDUCENTE
(PER CORREGGERE UNA
SBIANCA ECCESSIVA)
Serve per eliminare eccessi di ossidante
Normaton ST 18 1:1; 1:2
Stabilità: qualche settimana

VIRAGGIO AL RAME
(BAGNO UNICO)
(OSSIDANTE + AGENTE VIRANTE)
Rame Solfato ico 10% cc. 10
Sodio Citrato (+0,1% fenolo) 10% cc. 80
Potassio ferricianuro 10% cc. 10
Tutte Soluzioni Madri stabili nel tempo
Mescolare nell'ordine prima dell'uso (stabilità 1 h)

N.B. - Tutte le quantità sono riportate in percentuale, ma è più conveniente prepararne pochi cc. (20, 30, max 50 cc.)



            Foto di Mario Stellatelli
            Piatti di casa mia n°3
            Viraggio multiplo all'oro.



VIRAGGIO AL FERRO
(BAGNO UNICO)
(OSSIDANTE + AGENTE VIRANTE)
Soluzione madre (Stabile)
Ferro Cloruro gr. 7
Ammonio ossalato gr. 5
Acqua q.b. a cc. 100
 
Soluzione da prepararsi al momento del viraggio (stabilità 1 h circa)
Soluzione Madre cc. 3,5
Potassio ferricianuro 10% cc. 2,5
Acqua q.b. a cc. 100
La soluzione può essere diluita 1:1
Un eccessivo viraggio blu può essere eliminato con
idrato di Ammonio (30%) al 1,5% in acqua.

Chiarimento:
Lo modifica introdotta -Ossalato Ammonico + Ferro Cloruro/ico al posto del Ossalato Ferrico riportato in letteratura- non è velleitaria.
E dettata dal fatto che l'Ossalato Ferrico non esiste in commercio; non è neppure menzionato nel The Merk Index (Ninth Edition)

ACQUA REGIA
Preparazione dell'acqua regia:
mescolare lentamente l'acido cloridrico e l'acido nitrico usando guanti e occhiali, mantenendo il recipiente (vetro Pyrex) immerso in acqua raffeddata con ghiaccio e agitando continuamente con la massima cautela.

Quando asciutto si strofina con un panno di lana.
- Usare sempre soluzioni fresche. È meglio gettare via una soluzione che una stampa! Anche perché i volumi di soluzioni da preparare sono limitati, come si è detto 20, 30, max 50 cc.
Osservare sempre la massima pulizia.
Lavarsi le mani! Pulire sempre pennelli, pennini e vetreria.
- E sempre opportuno fare due o tre copie identiche della stampa da virare.
- Per diminuire la durata dei lavaggi intermedi e finale ed aumentare l'efficacia adoperare acqua a 30/35° C.
VIRAGGIO ALL'ORO
SU STAMPE PRECEDENTEMENTE
VIRATE AL SOLFURO/SELENIURO
(TONI ROSSI)
L'oro al 99% (24 Carati) viene ridotto in polvere fine.
La dissoluzione si fa in Acqua Regia (tre parti di acido cloridrico al 37% più una parte di acido nitrico concentrato). Per una parte di oro occorrono circa quattro litri di acqua regia. Si opera in bagno d'acqua (90° C) sotto cappa aspirante. L'operazione va ripetuta più volte fino a secchezza, usando ogni volta porzioni adeguate di acqua regia. L'operazione è complessa e delicata: occorrono molte ore di tempo e si sviluppano vapori assai tossici. L'acido cloroaurico così ottenuto è perfettamente solubile in acqua (soluzione 1%, pH 1) ed è stabile per anni (sic!). Porzioni di questa soluzione madre diluite con acqua, alcalinizzate con ammoniaca e addizionate di tiocianato ammonico 10%, vengono fatte agire per parecchi minuti su immagini precedentemente virate al solfuro/seleniuro. Si ottengono bellissimi toni rossi.

- Per preservare dall'attacco delle soluzioni parti importanti dell'immagine si può operare come segue:
3, 4 gr. di colla di pesce vengono sciolti in 15 cc. di acqua a 50°C. Con il pennello intinto in questa soluzione (mantenuta sempre calda) si coprono rapidamente le parti da proteggere. Si lascia asciugare. Si procede poi a viraggio a pennello delicatamente. Si lava come di consueto.
Questa procedura comunque non è assolutamente necessaria se si opera con attenzione e precisione: serve solo in casi eccezionali.

Mario Stellatelli