Stampa alla gomma


FERRUCCIO FERRER

La stampa alla gomma al bicromato è la tecnica più conosciuta da coloro che vogliono riscoprire il fascino delle antiche tecniche.
Questa adotta, come sale sensibile, il bicromato di potassio, il quale reagisce alla luce non annerendosi proporzionalmente alla esposizione, come nel caso dell'alogenuro d'argento, ma rendendo insolubile all'acqua la sostanza organica colloidale nella quale è disciolto.
L'uso di questo sale è stato rivendicato da diversi autori e sono nati anche degli aneddoti come quello di H.W. Vogel, il quale raccontò che tale sale fu usato ai tempi della guerra franco-prussiana, dal dottor Jacobson, per indurire i budelli ed usarli come contenitori per le salsiccie di piselli da mandare al fronte ai soldati prussiani.
Tornando ai nostri giorni, vediamo come realizzare non della crema di piselli, ma delle stampe alla gomma bicromatata.
Per preparare I'emulsione fotografica da stendere si deve, prima di tutto, sciogliere la gomma arabica in acqua. La gomma può essere acquistata dai rivenditori di articoli per pittori o di prodotti chimici, sia in granuli che in polvere, ed entrambe le forme sono adatte alla stampa. Un modo rapido per scioglierla è di stemperare lentamente 70 g di gomma con 200 cc di acqua fredda, mai calda, in un recipiente, avendola cosi pronta all'uso. La gomma ottenuta non si conserva e bisogna aggiungervi alcune gocce di formalina come conservante. Un altro modo per ottenerla è di andare in cartoleria e comprare la gomma arabica della Pelikan, però il problema è la quantità, essendocene solo 62.5 cc, comunque per provare può andare bene lo stesso.
Per il sensibilizzatore, si deve preparare una soluzione satura di bicromato di potassio, che si ottiene sciogliendo 11,7 gr di bicromato in 88,3 cc di acqua tiepida. A questo punto si mescolano 20 cc di gomma e 1 gr di pigmento, il piu classico è il nerofumo, ma vanno bene anche o il guazzo o la tempera più facili da reperire, si stempera bene e si aggiungono 20 cc di soluzione satura di bicromato. La soluzione ottenuta è già un po' sensibile e pertanto è opportuno lavorare al riparo da fonti dirette di luce diurna ed ultravioletta.
Anche la carta ha un ruolo importante, perché la sua struttura superficiale contribuisce molto ala resa ed al successo della stampa finale. È bene che sia un po' ruvida, che resista bene a varie immersioni in acqua e che sia ben collata, per non trattenere il pigmento. Come punto di partenza si può usare la carta per acquerello, oppure carta da disegno. Considerando che questa tecnica è sostanzialmente artigianale, i migliori risultati si conseguono solo dopo molte prove e sperimentando vari materiali. Per stendere l'emulsione fotografica si usa un pennello stretto e largo almeno 5 cm, usandolo con movimenti lunghi e paralleli in entrambe le direzioni.
Fatto ciò si lascia asciugare la carta, volendo anche con un asciugacapelli tenuto ad una certa distanza dal foglio.
La stampa dovrebbe avvenire poco tempo dopo, utilizzando un negativo con densità dei neri stampabili con carta b/n convenzionale di gradazione 2. Si pone il negativo con l'emulsione a contatto del foglio e si pressa il tutto con un vetro. La sorgente di luce che consiglio è il sole, ma in alternativa, anche se la resa è diversa, una lampada a raggi UV, tenuta alla distanza di 40 cm dal vetro. Per il tempo di esposizione si può partire con 6-10 minuti e poi controllare con lo sviluppo il tempo esatto. Lo sviluppo avviene immergendo la stampa in una bacinella con acqua a temperatura ambiente, e facendola galleggiare con il lato esposto in basso. Dopo almeno 5 minuti I'acqua si colorerà di pigmento e di bicromato e sel'esposizione è stata corretta, in 30 minuti si completerà lo sviluppo. Possono bastare anche meno di 30 minuti, ma entro tale tempo si ha una migliore reca dei toni nella stampa finale. Non appena lo sgocciolio non contiene più pigmento e bicromato si può asciugare la copia e fermare così lo sviluppo, ottenendo la nostra stampa alla gomma.
Questa è la descrizione del procedimento per ottenere delle stampe al bicromato senza addentrarsi troppo in particolari tecnici che potranno essere oggetto di altri articoli se l'argomento sara risultato interessante. Buon lavoro.


FERRUCCIO FERRER
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   1) Salvatore Gagliardi (Caserta)
Stampa alla gomma
2) Nando Cantelli (Ferrara)
Gomma bicromatata
"paesaggio ferrarese"
3) Roberto Lagrasta (Parma)
Stampa alla gomma